L’Europa è la culla della civiltà occidentale, potenza economica e culturale e nella nostra visione dovrebbe occuparsi di poche grandi questioni, come la politica estera, la ricerca scientifica, la difesa comune, pilastri indispensabili per la sicurezza e l’indipendenza del Continente.
L’Europa dovrebbe guardare avanti facendo fronte comune alle sfide attuali: l’approvvigionamento energetico, la sicurezza alimentare, la salvaguardia delle imprese europee, tornando ad essere commercialmente competitiva nei confronti delle superpotenze estere.
L’Europa dovrebbe fare meno e fare meglio, mentre la sua attuale struttura tralascia le cose importanti per occuparsi di una miriade di questioni che invadono la quotidianità dei cittadini europei, in una sorta di super Stato che fa diventare le Nazioni semplici entità amministrative. A questa Europa ne contrapponiamo una confederale, fatta di Nazioni libere e sovrane che si alleano su poche, grandi questioni.
Su questa base è possibile rilanciare il sistema di integrazione europea, per un’Europa delle Patrie, fondata sull’interesse dei popoli e capace di affrontare le sfide del nostro tempo. A partire dalla difesa delle radici classiche e giudaico-cristiane dell’Europa e dei suoi valori fondamentali di libertà, democrazia, solidarietà, sussidiarietà e giustizia.